N.M. ha avuto un ascesso del lobo temporale destro che ha interessato in particolare la regione del polo temporale, lasciando integre le regioni temporo-mesiali (ippocampo-paraippocampali). Quest’ultimo dato spiega il motivo per cui il paziente, che all’inizio lamentava disturbi di memoria, all’esame neuropsicologico riportò solo una modesta amnesia con un profilo frontale e non ippocampale.
Il polo temporale costituisce la punta anteriore del lobo temporale a cui appartiene anatomicamente (vedi Figura A) mentre funzionalmente è considerato una area associativa paralimbica transmodale facente parte del sistema limbico. E’ strettamente connesso con altre aree paralimbiche, in particolare con l’insula e con la corteccia orbito-frontale e con aree limbiche quali l’ippocampo, il nucleo basalis e soprattutto con l’amigdala. Attraverso le connessioni con l’ipotalamo svolge un’azione neuromodulatoria sulle componenti vegetative delle emozioni (stimolazioni del polo temporale determinano infatti variazioni della frequenza cardiaca, della pressione sanguigna e del ritmo del respiro).Il polo temporale riceve inoltre proiezioni dalle cortecce visive, uditive, olfattive, gustative. L’insieme delle connessioni permette di ipotizzare che il polo temporale sia un’area di analisi transmodale degli stimoli sensoriali legando le componenti istintuali, emotive , affettive di questi stimoli ai processi cognitivi e comportamentali.
Disturbi cognitivo – comportamentali associati a danno della regione temporo-polare/frontoorbitaria (prevalenti per lesioni emisferiche destre )
I comportamenti di N.M. di rabbia esplosiva, di aggressività impulsiva, di scarsa empatia verso il prossimo, risentono certamente anche della disfunzione di questa particolare regione limbica-paralimbica e dello scarso controllo da parte di strutture neocorticali, in particolare della corteccia orbitofrontale a cui il polo temporale è collegato attraverso il fascicolo uncinato (vedi fig. B)
La corteccia temporopolare corrisponde all’area 38 di Broadmann. Il fascicolo uncinato si origina dal polo temporale, dal’uncus, dal giro paraippocampale e dalla amigdala e connette queste strutture con la corteccia frontale orbitaria.Da qui il fascicolo si divide in un ramo ventro laterale che termina nell’insula e nella corteccia orbitofrontale laterale e in un ramo ventro mediale che si continua nel giro cingolato e nel polo frontale. Catani M. ; Thiebaut de Schotten M. Atlas of Human Brain Connections Oxford University Press , 2012
Disturbi della condotta in soggetti psicopatici sono stati correlati a alterazioni microstrutturali del fascicolo uncinato dx. Anche se a N.M. non fu eseguita una trattografia, è ipotizzabile che la lesione, data la sede, abbia causato una disorganizzazione strutturale di questo fascicolo. Inoltre la lateralizzazione a destra del danno cerebrale in N.M., concorda con la maggiore incidenza di disturbi disesecutivi, emotivi e impulsivi riportata in letteratura in seguito a lesioni nella regione fronto-temporale dell’emisfero destro.
Riferimento bibliografico M. C. Craig et al. Altered connections on the road to psychopathy Mol Psychiat 2009 Oct;14(10):946-53, 907