In presenza di malattie neurodegenerative, la riabilitazione non si pone obiettivi di miglioramento o recupero di funzioni specifiche, quanto il mantenimento a breve termine delle competenze linguistiche e delle capacità comunicative del soggetto, privilegiando quindi un approccio funzionale/comunicativo e non neurolinguistico/cognitivo.
Tuttavia, è vero anche che è possibile, durante il periodo del trattamento, ottenere anche dei miglioramenti prestazionali in varie funzioni linguistiche.
Inoltre, essendo presenti pattern deficitari relativi a disfunzioni di network più estesi, rispetto alla classica lesione focale post stroke, è opportuno integrare anche aspetti cognitivi non afasici ma comunque sottostanti a quei determinati network coinvolti. Essendo il caso in questione un paziente con APP logopenica, quindi con coinvolgimento del carrefour temporo-occipito-parietale di sn, non bisogna trascurare una stimolazione anche delle abilità prassico-costruttive e visuo-percettive e attentive.